Un viaggio di trasformazione attraverso i doni della pittura intuitiva
“Quello che fai quando dipingi,
prendi un pennello pieno di vernice,
e hai fiducia… e dipingi.”
Willem de Kooning
La pittura intuitiva è un approccio diverso alla pittura, così come siamo abituate a conoscerla e a praticarla.
Niente regole accademiche, niente bel disegno, simmetrie, proporzioni, tecniche… niente obiettivi di bellezza perfetta e idealizzata.
È un approccio libero, giocoso, arricchente, che celebra la gioia del fare attraverso il mezzo del colore. È un’esperienza senza giudizio, senza doverismi o convenzioni… senza conflitto.
È fluida. Vitale. È naturale. È come deve essere. (Aviva Gold, 2009)
Spesso, la nostra creatività è bloccata...
Pensiamo che essere creative significhi avere chiara la strada da fare, avere chiaro l’obiettivo creativo che vogliamo raggiungere.
Carichiamo di aspettative un gesto, quello pittorico, che dovrebbe essere spontaneo e gioioso sentendoci, al cospetto della grandiosità dell’ opera che vogliamo realizzare, non all’ altezza. Quindi ci blocchiamo e non creiamo più.
La creatività richiede coraggio, dice Henri Matisse.
La creatività richiede il coraggio di andare avanti con fiducia verso l’ignoto… lasciando cadere i giudizi e le aspettative. Lasciarsi andare, con audacia senza alcuna certezza sul risultato.
Ed è proprio quello che ci insegna a fare la pittura intuitiva! Lo scopo della pittura intuitiva è proprio quello di sbloccare la nostra creatività e di metterci in contatto, senza filtri e senza aspettative, con la nostra sorgente creativa.
Immagino la sorgente creativa come una fonte piena di luce e di amore, alla quale attingiamo tutte le volte che ne abbiamo bisogno, per portare luce (sottoforma di colori, simboli, immagini, segni…) laddove, dentro di noi, c’è ombra.
È una fonte che sta dentro di noi, ma che è intimamente connessa con l’energia creativa universale. La sorgente creativa è la stessa per tutte noi, ma l’esperienza che ne facciamo è personale.
Quello della pittura intuitiva è un viaggio verso e dentro le nostre potenzialità.
Il viaggio ha inizio quando ci mettiamo in ascolto attivo, autentico e senza giudizio, dei nostri bisogni e della parte più profonda di noi stesse.
A farci da guida, durante l’intero viaggio, è il nostro intuito. L’intuito “sente” la direzione da prendere, i colori da scegliere, il gesto da compiere, filtra i messaggi che giungono a noi dalla sorgente. Attraverso l’intuito apriamo un dialogo con la nostra sorgente creativa.
È un processo dinamico dal fuori al dentro e dal dentro al fuori. Un ciclo continuo di esplorazione e sperimentazione che ci permette di dare voce alla nostra pluralità interiore, offrendo a ciascuna parte la possibilità di essere ascoltata ed esprimersi.
Il dipinto che realizziamo con l’approccio intuitivo è rappresentativo di questo viaggio e della trasformazione che compiamo durante tutto il processo.
Alla fine del viaggio, come un’eroina che si rispetti, dopo aver fatto i conti con le paure e i pericoli dell’ignoto, superato i blocchi creativi, i giudizi e i tentativi di auto sabotaggio del nostro censore interno, troveremo la nostra ricompensa – una immagine che ci risuona potentemente, una risposta, una intuizione – un dono.
È il dono prezioso della sorgente creativa che, assimilato e integrato, andrà ad arricchire le risorse del nostro potere personale.
I 7 doni della pittura intuitiva.
Dalla mia personale esperienza, qualunque sia il viaggio che ci apprestiamo a compiere e la risposta-dono di cui abbiamo bisogno, questi sono i 7 doni della pittura intuitiva che sicuramente riceveremo:
- Imparare ad ascoltare ciascuna parte di noi senza giudizio;
- Nutrire e avere fiducia nel nostro intuito;
- Sciogliere l’ansia del risultato;
- Accettare l’imperfezione e il fare errori;
- Sviluppare il coraggio di andare verso l’ignoto;
- Stare nel nostro tempo interiore;
- Vivere l’esperienza creativa autentica.
Riferimenti bibliografici:
- Aviva Gold, Dipingere con la sorgente. Come risvegliare l’anima dell’artista dentro di sé, Verdechiaro Ed., Baiso 2009;
- Marianne Cordier, Il colore dell’anima. La pittura intuitiva per un viaggio di evoluzione interiore, L’Età dell’Acquario Ed., Torino 2014.
In copertina: “Semina”, Giusi Andolina
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